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ACIMALL annuncia un anno positivo per l'industria della lavorazione del legno

 Tuesday, December 27, 2022

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Un altro anno positivo per la tecnologia nell'industria della lavorazione del legno e del mobile ha registrato ACIMALL. Il 2022 si chiude con un altro risultato positivo per il mondo dei macchinari, delle attrezzature e degli strumenti per l'industria della lavorazione del legno e del mobile. Sulla base dei dati raccolti dall'ufficio Studi di Acimall, l'associazione confindustriale che rappresenta le aziende del settore, la produzione totale ha raggiunto un valore di 2.646 miliardi di euro, in crescita del 4,6 percento rispetto al precedente record del 2021.

Acimall ha reso note le performance produttive e di mercato per l'industria italiana dei macchinari per la lavorazione del legno e del mobile. L'esportazione di tecnologie italiane per la lavorazione del legno nel periodo gennaio-settembre 2022 ha registrato ancora un dato positivo, anche se con una differenza percentuale molto piccola, +1,5% rispetto allo stesso periodo del 2021. I migliori paesi di acquisto di macchine italiane sono gli Stati Uniti, che restano al primo posto, mentre la Francia occupa il secondo posto. Le importazioni sono ancora in forte crescita (+23,1%), con Germania e Cina al primo posto come principali fornitori di macchine per l'industria italiana della lavorazione del legno.

Anche le importazioni sono aumentate (257 milioni di euro, più il 5,3 percento rispetto al 2021), portando la bilancia commerciale a un risultato positivo di 1,5 miliardi di euro, più o meno lo stesso valore del 2021, con un aumento dello 0,2 percento. Il consumo apparente in Italia è stato di 1.146 miliardi di euro, in aumento del 10,8 percento rispetto allo scorso anno.

I dati parlano chiaro: nel 2022, le aziende del settore hanno replicato i risultati positivi degli ultimi due anni, anche se con un tasso di crescita leggermente inferiore. In realtà, sarebbe stato impossibile fare di meglio, perché — come spesso si è detto — il termine di confronto è l'anno record del 2021 e perché nel 2022 gli effetti della pandemia sono stati aggravati da una situazione molto complessa, dall'invasione russa in Ucraina, dall'impennata dei prezzi dell'energia, dalla chiusura di molti mercati e dalla perdurante difficoltà di approvvigionamento di componenti e materie prime.

Questi elementi hanno avuto un impatto più forte nell'ultimo trimestre del 2022, con risultati che hanno influito negativamente sul saldo di fine anno. Tuttavia, le «aziende clienti» italiane hanno mantenuto un flusso di investimenti sostenuto, sostenuto da forti incentivi da parte delle autorità centrali, che le hanno aiutate a rinnovare il loro parco macchine.

In questo momento è più difficile che mai fare previsioni per il 2023: le ben note sfide globali, la situazione economica generale che non sembra sostenere la spesa delle famiglie o i nuovi mutui per l'acquisto o la ristrutturazione della casa, e il forte rinnovamento tecnologico portato avanti dalle aziende negli ultimi anni, suggeriscono sicuramente un cauto ottimismo, che potrebbe tradursi in una conferma sostanziale dei livelli raggiunti quest'anno.

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